Paolo Nutini, la bianca voce del blues

E’ uscito ad aprile il nuovo album del cantautore scozzese “Caustic love”.

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Dalle prime note del singolo “Scream (funk my life up)”, il terzo lavoro in studio del cantautore scozzese Paolo Nutini, potrebbe apparire in continuità con gli album precedenti. Il ritmo coinvolgente del primo singolo estratto da “Caustic Love” sembra non volersi discostare dai suoni scanzonati del precedente disco e da canzoni che hanno fatto la fortuna del ventisettenne di Paisley.

In verità, quest’album dalle tante sonorità, che esce a cinque anni di distanza dal fortunatissimo “Sunny side up”, ci mostra un cantante, che, seppur giovanissimo, dimostra una grande maturità artistica, sia nell’arrangiamento sia nei testi delle nuove canzoni. Manca però un filo conduttore che accumuni i 13 pezzi di questo nuovo lavoro.

In alcuni momenti dell’ascolto sembra di immergersi nei locali fumosi di New Orleans, soprattutto grazie al timbro fortemente blues della voce di Nutini, a tratti fantasticamente soul, come nel brano a mio avviso meglio riuscito e cioè “Iron Sky”: un grido viscerale di impotenza, con un intermedio vocale estratto dal film di Charly Chaplin “Il grande dittatore” e con una citazione finale ai The Who, con la celebre frase “Rain on me”. Le musiche di questa canzone è arricchita da una sezione di fiati e soprattutto dalla voce graffiante e profonda di Nutini, che ricorda la Dixieland della capitale del blues.

L’amore è un tema ricorrente nei testi di Paolo Nutini, tanto che in canzoni belle come “Better man”, dove si scopre la consapevolezza dell’autore, che non tutto fila liscio quando si è innamorati, è seguita da una non esaltante dichiarazione d’amore vero la sua amata Diana, il cui nome da anche il titolo al brano.

In attesa della piena maturità in studio del cantante, che a soli diciotto anni stupì il mondo, vi invitiamo a non perdere le imminenti date italiane del tour: 16 luglio al Porto Antico di Genova, il giorno dopo a Piazzola sul Brenta (PD) ed il 19 dello stesso mese al Festival “Rock in Roma”, nella capitale. Di sicuro, la sua vibrante voce ed una band di musicisti di altissimo livello, sapranno trasmettere il calore e l’ecletticità di un artista più unico che raro come Paolo Nutini.

Fabio Passador per l’edizione n°2/2014 di Libertà di Parola

Cordoba, le 30 ore che hanno paralizzato la città

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Durante lo sciopero della polizia, in città si sono organizzati saccheggi e barricate. La regia dei sollevamenti sembra avere una chiara intenzione golpista verso il Governo nazionale.

 

E’ partito da Cordoba martedì 3 dicembre lo sciopero organizzato dagli agenti della polizia per chiedere l’aumento di stipendio, ottenuto quasi immediatamente dall’intendente De la Sota.

Mentre la polizia, che qui risponde politicamente ai governi provinciali e non a quello nazionale, festeggiava con canti e balli da stadio, per le vie della città bande organizzate saccheggiavano supermercati e negozi, dai quali non rubati generi alimentari ma bensì elettrodomestici, telefoni, pannolini.

Tutto questo ha avuto un prezzo altissimo: un ragazzo ucciso da uno sparo partito da una delle barricate organizzate da “gente comune”, spaventata dalle scorribande notturne di bande organizzate, che hanno devastato più di mille esercizi commerciali. Centinaia i feriti ed una cinquantina gli arrestati. Durante le ore della giornata di mercoledì molte organizzazioni di trasporto e scuole hanno chiuso i battenti per paura e la città è rimasta totalmente paralizzata. Continua a leggere